mercredi, novembre 11, 2009

Un article en italien sur Ivano Ghirardini


 Ivano Ghirardini, conseiller technique Eider, mais aussi Lafuma, le seul sportif de haut niveau qui semble avoir résilié tous ses contrats de sponsoring pour...créer sa propre entreprise. 

Nombreux sont les alpinistes qui ont aimé les créations et les vêtements conçus par Ivano Ghirardini, dans sa propre entreprise, vendus dans ses propres boutiques. Il n'a pu faire cela que pendant quatre années, de 1982 à 1986. Le reste est une histoire de meurtre à petit feu et cette entreprise a été détruite par le réseau politico mafieux, les ripoux aux ordres,  qui contrôlent Chamonix pour faire du fric dans l'immobilier en s'emparant du patrimoine qu'avait acquis Ivano Ghirardini dans cette vallée. 


Sauf que ceux qui ont fait cela ont oublié un détail: s'en prendre à un schizoïde paranoïde c'est s'en prendre toujours à l'Invisible qui se cache derrière un schizoïde. Et dans ce cas de spoliation d'Ivano Ghirardini par ce réseau politico mafieux et les ripoux de la Vallée de Chamonix qui n'a pour seul idéal que de faire du fric dans des magouilles immobilières ou sportives, bonjour les dégâts !!! Vous n'avez aucune idée de qui se tient dans l'invisible. Plus les Rois sont puissants, plus ils se couvrent de bijoux, bâtissent des palais somptueux, organisent fêtes, fastes et dépensent sans compter. Dans l'Invisible c'est l'inverse, plus ils sont haut dans la hiérarchie du royaume des Cieux et plus ils sont humbles et modestes. 


Une divinité rend visite à Ivano Ghirardini à Chamonix

GHIRARDINI, Ivano.
Noto alpinista e guida alpina, nato nel 1953 in Emilia ma emigrato in giovanissima età in Francia, dove risiede tuttora. A differen/.a di molli giovani arram-picatori suoi coctanei, Ghirardini è giunto all'alpinismo verso i vent'anni, scoprendo la montagna quasi pcr caso atlraverso i libri di Bonatti. L'improvvisa decisione di abbando-nare gli studi per intraprendere la professio-ne di guida puo per lo meno lasciare sconcer-tati, se si pensa che le sue esperienze alpini-stiche si riducevano in quel période a poche scarpinate a bassa quota. Imparando com-pletamente da solo le tecniche di scalata, nel 1973 riusci a mettere insieme una lista di ascension! sufficiente a presentarsi al corso per aspiranti guide dell'anno successivo. Nel  1975 si lanciô in un'impresa audacissi-ma, salendo in prima solitaria, nel mese di febbraio, il famigerato Linceul délia parele nord délie Grandes Jorasses; bloccato sulla via normale durante la discesa, rimase otto giorni senza bere e sei sen/a mangiare, e tu poi salvato in extremis da un elicottero. Mol-ti in quell'occasione pensarono all'impresa di un pazzo o di un temerario a caccia di pubblicità, ma la ricerca dell'exploit era fuo-ri dalle mire di Ghirardini. Il suo rapporto con la montagna, vissuto corne esperienza profondamente spirituale, colloca l'impresa de! Linceul in un filone assai lontano dall'ex-ploit sportivo. Ghirardini ha spesso parlato di questa esperienza corne del primo gradi-no a lui necessario per stabilire un dialogo più profonde con quelle forze spiritual! che egli identiiica con Dio, al di là délie condizio-ni alienate in cui si svolge la vita di tutti i giorni.   Un  alpinismo   riconducibile   a  una chiara matrice mistica, dunque, ma non per questo tacciabile di taciloneria, corne hanno dimostrato le ascension! successive. Nel 1977 Ghirardini ha attaccato in gennaio la via de! fratelli Schmid sulla parete nord del Cervino ma, sorpreso dal maltempo, ha dovuto  uscire  sulla spalla  deU'Hôrnli,  di-scendendo  per  la  parete  est.   Nell'inverno a cavallo tra il  1977 e il  1978 è riuscito a portare a termine l'impresa che puô essere considerata corne la più bella délia sua car-riera, inanellando una dopo l'altra, per la pri¬ma volta nella storia dell'alpinismo, le ascen¬sion! délie tre grandi pareti nord délie Alpi. La prima a essere percorsa è stata la Via Schmid sulla parete nord del Cervino duran¬te il mese di dicembre, seguita dallo Spero-ne Croz sulla nord délie Grandes Jorasses ai primi di gennaio; infine, ultima délia série, ha salito la via classica del 1938 sulla parete nord dell'Eiger. Oncle giudicare in maniera appropriata la sua avventura invernale, oo-corre considerare le profonde implicazioni psicologiche connesse a un'impresa di que¬sto génère, e ramrnentare le pessime condi-zioni meteorologiche e dell'innevamento sul-le Alpi durante quell'inverno. A partire dal 1979, l'attività alpinistica di Ghi¬rardini si è allargata allé montagne extraeu-ropee. Nella primavera-estate di quell'anno, va ricordata la sua partecipazione alla spedizione nazionale francese diretta da B Mellet sulla cresta sud-sudovest del K2, su cui ha etrettuato un tentativo solitario, bivaccando da solo a 8350 metri. Nel 1980, durante l'esta-te, l'alpinista francese ha poi salilo il Mitre Peak (m 6010), una splendida montagna in-violata del Karakoram. Nel gennaio segucn-te ha reahzzato un'altra splendida salita pcr-correndo in prima solitaria intégrale la gigantesque Parete sud  Aconcagua (m 6959) Tra una prima ascensione e l'altra sul-1 arco alpino, durante l'inverno 1981-1982 ha effettuato un tentativo al Makalu natural-mente da solo, prima sul difficile pilastre ovest e poi lungo la via normale. Pochi mesi dopo, m maggio, Ghirardini ha compiulo la prima salita francese dello Spérone Cassin sulla parete sud del Mount Me Kinley (m 6193), in tecnica alpina, assieme a P. Roux